PAR MIA DESMENTEGÀL

in memorial del Professore ERMANNO ABBIATI

Nella fredda serata di venerdì 3 febbraio, si è svolta nel salone dell’Acli di Arcisate, la serata dedicata alla memoria del compianto professor Ermanno Abbiati, dal titolo “par mia desmentegàl” che richiama una sua raccolta di poesie dal titolo “par mia desmentegà”: infatti tema portante dell’evento è stato quello di ricordare il professore tramite le sue opere: dipinti, ritratti, sculture, poesie, composizioni musicali e i bassorilievi realizzati alla grotta di Arcisate e nella restaurazione delle cappelle che portano alla Chiesa del Lazzaretto di Arcisate. La serata inizia con una galleria fotografica che ci illustra alcuni dei suoi dipinti, ritratti, sculture e foto con sottofondo la musica “Canto Indù” da lui composta: Carlo Cavalli introduce la serata ricordando Ermanno, e la corale di Bisuschio, diretta dal presidente Cesare Castiglioni, canta i brani “Liberami” e “Una Luce”; la parola passa poi al professore Gianfranco Garancini che ci parla  dello stile del professore ed introduce le poesie, lette da Simona Spagnoli. Quindi partendo da poesie e composizioni sul tema religioso, si passa a quelle dedicate ai luoghi di origine: “Ra canzun du ram è val” e “La rizulin dul camp di fiur” cantate dalla corale di Bisuschio e i ricordi e qualche aneddoto del dottor Giuseppe Santagata. Si prosegue parlando del dialetto di Ermanno Abbiati, molto ricercato e con termini non abituali, per farci capire, come ci spiega il professor Garancini, che non siamo di fronte ad una traduzione volgare della lingua italiana, ma una lingua vera e propria e che certe parole, come ad esempio “piovisna” o “murisna” hanno un significato più profondo che dalla semplice traduzione letteraria. Si passa poi all’amore, con il brano “Musica d’Amore” suonato da Luigi Ghiringhelli al piano e con le poesie “Un basìn”, “Amur e devoziun” e “A la me donna” dedicate alla sua dolce meta, la signora Angelina. Un’ultima ondata di ricordi del signor Santagata e due brani, suonati da Luigi Ghiringhelli al piano e Luca Canciani al Clarinetto, “Barcarola” e “Minuetto”. Ultime considerazioni del professor Garancini e la poesia, sempre letta da Simona Spagnoli, “Par mia piang”: e per concludere al meglio la serata in ricordo del professore Ermanno ed allontanare quel velo di malinconia, su richiesta della signora Angelina, viene letta la poesia “Malizia”. Si ricorda infine che la serata è stata organizzata dal Gruppo Culturale di Arcisate, in collaborazione con la Pro Loco e la Cooperativa Acli e con il patrocinio del Comune di Arcisate: si ringrazia per la presenza dell’assessore alla Cultura Maurizio Mozzanica; il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 30 marzo, alla Basilica di San Vittore di Arcisate, per il consueto Concerto di Pasqua con l’Ensemble de I Musici Estensi di Varese.