BEPPE CERIANA nella VERDE VALLE

Nella serata di venerdì 25 febbraio, si è voluto rendere un omaggio ad un personaggio molto noto ad Arcisate, soprattutto per il suo ruolo di medico condotto e di primario dell’ospedale di Cuasso al Monte, ma anche sportivo, scrittore e poeta: si tratta di Giuseppe Ceriana. Questo evento è stato organizzato dal Gruppo Culturale La Fornace, in collaborazione con la Cooperativa Acli e la Pro Loco di Arcisate, evento patrocinato dal Comune di Arcisate, che ringraziamo per la partecipazione del sindaco Angelo Pierobon e dei membri del consiglio comunale presenti. Tra le persone che hanno contribuito a realizzare la serata, vogliamo ringraziare Eliana Santagata, Denise e Salvatore Misseri  per il loro prezioso contributo artistico nell’esporre opere e poesie e non per ultimi a Giuseppe Santagata, Giovanni Trapani e Carlo Cavalli, che hanno fornito un contributo importante, avendo conosciuto molto bene il dottor Ceriana. La serata è iniziata con la poesia “Nostalgia”, letta da Denise Misseri, seguita dall’introduzione dell’amico Carlo Cavalli, che nello scusarsi col Beppe del racconto per punti della sua vita, elenca gli anni dell’università e la passione del rugby, gli anni della guerra con la battaglia di El Alamein e la deportazione al 305 Pow Camp e il dopoguerra con la sua carriera di medico e primario all’ospedale di Cuasso. Poi la parola passa a due amici: per primo il dottor Giuseppe Santagata, che ci racconta come l’ha conosciuto per la prima volta in farmacia, dei suoi preziosi consigli, delle discussioni e della nascita della loro amicizia, poi la parola passa ad un altro amico, il dottor Giovanni Trapani, che ci racconta delle battute di caccia, il tutto condito da aneddoti e barzellette che al Beppe piaceva raccontare. Finiti questi piacevoli racconti, Carlo Cavalli ci introduce anche al lato del Beppe meno conosciuto ai più, e cioè la passione per la letteratura e proprio con l’introduzione del primo racconto scritto “il segno della bislunga”, che racconta il rugby universitario, Salvatore Misseri ci legge un breve racconto. Successivamente la signora Eliana Santagata, ci legge tre poesie: “Deir Alindo” , “Quasi ogni sera” e “Ritorni di luna”, poesie scritte durante il periodo di prigionia nel 305 Pow Camp, a cui si riallaccia Salvatore Misseri per leggere due brani nel racconto “El Alamein dei vinti”, tra cui l’inizio con la resa e il ritorno in patria. Poi si ritorna nella valceresio, con l’introduzione di Carlo Cavalli sul libro “Fulvio e Carletto nella verde valle”, con la lettura da parte di Denise Misseri del brano “Storia del postin pescatore” e la lettura da parte di Eliana Santagata delle poesie “Attendo te”, “Ritrovandosi così”, “Vorrei andare” e “Ricerca”. Dopo qualche altro aneddoto raccontato da Giovanni Trapani e Giuseppe Santagata, Carlo Cavalli ci introduce brevemente agli ultimi due romanzi “83 lettere al giornale”, raccolta delle lettere che il Beppe aveva inviato a “Il Giornale” e “Io, tuo Padre”, toccante romanzo dove il Beppe scrive un romanzo dove, a essere il protagonista è suo padre. Ultimo spazio con le poesie lette da Eliana Santagata: “Ballata”, “L’arenile” e “Talvolta improvviso” e conclusione con due parole dell’ultimo racconto “Parentesi chiusa”, pubblicato postumo. La serata si conclude con la lettura di Eliana Santagata della poesia “San Rocco”.