Il Titanic approda ad Arcisate
Evento del 24 marzo 2017 In Incontri
Il gruppo culturale delle Acli di Arcisate vi invita a partecipare alla serata dedicata alle vicende del transatlantico Titanic e del suo naufragio.
Evento tragico che ha sconvolto il mondo intero e che ha cambiato la vita di molte persone. Anche quella dell'arcisatese Portaluppi che è sopravvissuto al naufragio diventando molto famoso!
L'appuntamento è per venerdì 24 Marzo alle ore 21:00 presso il salone ACLI - via manzoni, 1 Arcisate (primo piano).
Relatore della serata lo storico e scrittore Claudio Bossi, una delle persone più esperte in materia.
L'appuntamento è per venerdì 24 Marzo alle ore 21:00 presso il salone ACLI - via manzoni, 1 Arcisate (primo piano).
Relatore della serata lo storico e scrittore Claudio Bossi, una delle persone più esperte in materia.
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Grande successo venerdì sera ad Arcisate per la serata dal tema “Il Titanic approda ad Arcisate”.
Claudio Bossi, massimo esperto italiano sulla tragedia del Titanic, incanta la platea del salone ACLI di Arcisate – oltre 60 presenti – intervenuta per ascoltare le vicende drammatiche dell’affondamento del transatlantico più famoso del mondo. Bossi, storico originario di Oggiona con Santo Stefano e autore dei volumi “Titanic. Storia, leggende e superstizioni” sul tragico primo e ultimo viaggio del gigante dei mari (Giunti – De Vecchi Edizioni) e Enigmi del Titanic (edito da Enigma Edizioni) ha tenuto una conferenza incentrata su questo tragico fatto di cronaca del 1912 che continua ad affascinare un pubblico vastissimo.
La serata, moderata da Alberto Brusa Pasquè e organizzata dall’associazione culturale delle ACLI di Arcisate, è stata accompagnata da diverse immagini d’epoca, filmati e documenti.
Lo storico ha dapprima presentato i protagonisti che hanno realizzato il transatlantico e coloro che hanno preso parte alla traversata, per poi proseguire con i dati oggettivi dell’accaduto.
Molti sono i fattori che incisero su quella sciagurata traversata e che fanno pensare che quella nave – ritenuta inaffondabile – in realtà fosse destinata a un triste destino: basti pensare alla scelta insensata di dotare la nave di un numero insufficiente di scialuppe (solo sedici) o alle tecniche e ai materiali impiegati per la costruzione, nei quali probabilmente si nasconde uno dei punti deboli che si rivelerà fatale. A provocare la catastrofe nella notte fra il 14 e il 15 aprile 1912, che costò la vita a oltre 1500 persone fra passeggeri e membri dell’equipaggio, non fu soltanto la collisione con un iceberg, ma la singolare concomitanza di errori umani, di calcoli sbagliati e forse anche di qualche oscura manovra.
Forti emozioni hanno lasciato la platea impietrita per più di un’ora. Di seguito i racconti dei sopravvissuti, tra i quali l’arcisatese Emilio Portaluppi, uno dei tre italiani sopravvissuti delle 2.223 persone a bordo.